

Lavorare in vacanza
Già nella primavera 2020 l’holiday working attraeva numerosi turisti ma durante quella stessa estate si è verificato un vero e proprio boom: dei circa 1,8 milioni di smart worker, il 23,6% ha dichiarato di aver scelto di lavorare in una località turistica per l’estate.
Se una destinazione Italiana fosse in grado di convincere solo lo 0,03% della popolazione dei paesi freddi dell’EU (Germania, Olanda, Svezia, Danimarca, Finlandia, Polonia) a lavorare da remoto un mese in Italia, potrebbe raccogliere 1.400.000 notti in più con il relativo indotto.
IL CONTESTO
LA PUGLIA COME DESTINAZIONE AMBITA
Il movimento turistico dall’estero in Puglia nel 2022 è aumentato del +7% per gli arrivi e del +11% per le presenze rispetto al periodo pre-pandemia. Si è contratto, invece, il movimento turistico nazionale (-3% arrivi e -2% presenze).
A determinare il risultato particolarmente favorevole, che consente alla Puglia di recuperare i livelli pre covid prima di quanto ipotizzato (la ripresa era prevista a partire dal 2023), sono stati gli andamenti dei mesi di giugno, luglio e settembre. Ma rimangono buone le performances anche negli ultimi mesi dell’anno.


STRUMENTI TECNOLOGICI
Nel pieno trend di crescita degli strumenti online per l’acquisto customer dei servizi turistici MIDAPULIA sta implementando una piattaforma destinata al mercato dei remote workers e dei nomadi digitali con proposte di accoglienza e servizi profilati per le due differenti esigenze.
OFFERTA GLOCAL
La valorizzazione delle esperienze del territorio, le tradizioni, l’offerta culturale, le bellezze naturali e gli angoli adatti per una postazione di lavoro in pieo relax sono i punti forti dell’offerta che MIDAPULIA punta a centrare sui target di riferimento per posizionarla all’interno della piattaforma online e promuoverla attraverso fiere, campagne online e offline, attività di pubbliche relazioni e media relation.
Un mercato tutto da scoprire
Digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale sono gli elementi chiave della crescente richiesta di proposte turistiche da parte di remote workers e nomadi digitali.
Oggi il fenomeno ha assunto proporzioni importanti con richieste di location adatte al remote working provenienti da tutto il mondo, con particolare riferimento agli Stati Uniti, al nord Europa e ad alcuni paesi dell’Asia.
